L’impianto è costituito da un’unità interna, lo split, che viene fissato alla parete, a soffitto o nel controsoffitto, e da un’unità esterna, che viene posizionata all’esterno dell’edificio. Le due unità sono collegate da condutture che permettono lo scambio del gas, lo scarico della condensa, il funzionamento della refrigerazione. Ne consegue che l’installazione comporta alcune piccole opere murarie quali i fori per collegare la parte esterna, la posa delle connessioni di collegamento e uno scarico per la condensa che viene creata dalla differenza di temperatura.
Affidandosi a tecnici specializzati e certificati ci si assicura un lavoro a regola d’arte, la garanzia in caso di malfunzionamenti, la possibilità di usufruire della detrazione fiscale e le opere murarie necessarie senza che vi siano danni. Inoltre i tecnici qualificati sono gli unici in possesso della certificazione F-gas per i gas fluorurati che sono all’interno dell’impianto.
L’ unità interna funziona autonomamente e viene fornita di telecomando con cui si può accendere o spegnere, decidere la funzione deumidificazione o climatizzazione, regolare la temperatura e la velocità di emissione dell’aria, attivare la funzione “swing”: quella che permette lo spostamento dell’aria grazie al movimento delle alette dello split.
Per rinfrescare correttamente un appartamento di normali dimensioni (90/100 metri quadrati) bisogna collocare almeno uno split per la zona notte e uno per la zona giorno. Ogni split andrà dimensionato in base alla potenza necessaria.
Nulla toglie che si possa installare uno split in ogni stanza ma di potenza inferiore, con il vantaggio di una regolazione personalizzata ambiente per ambiente. Consigliato negli uffici e negli alberghi, dove le esigenze diverse. Un’unità esterna può servire più split interni (fino a 3 circa) e con un certo limite di potenza, dopodiché si dovrà passare a una seconda unità. E’ più salutare ed appropriato che non ci sia un’enorme escursione termica fra l’esterno e l’interno ma che la temperatura dell’aria interna venga impostata soltanto di qualche grado in meno rispetto a quella esterna. Questo permette di non consumare inutile energia elettrica, e di sopportare meglio il caldo una volta usciti all’aria aperta.
La manutenzione dello split richiede soltanto la pulizia periodica dei filtri, peraltro facile da eseguire. In caso di installazione nel controsoffitto bisogna far attenzione alla piena accessibilità degli stessi.
La macchina esterna si può posizionare sul balcone, sulla terrazza oppure a parete, avendo cura che abbia successivo spazio attorno a sé per una corretta aerazione e che sia riparata il più possibile dal sole.
In caso di più unità abitative l’amministrazione condominiale individua un’unica zona in cui tutte le macchine esterne degli appartamenti vanno fissate, sia per motivi estetici che funzionali, visto che le tubazioni partono da un unico punto per andare a servire tutti gli appartamenti in base al regolamento condominiale.
Per i costi di degli impianti di aria condizionata, i prezzi variano in base alla potenza installata, al numero degli split interni richiesti, al dimensionamento della macchina esterna e alla marca richiesta e l’installazione delle tubazioni. Nel caso in cui i passaggi sono già stati realizzati in fase di costruzione, basta installare le macchine e collegarle.
Se invece tutto l’impianto di collegamento è da realizzare, necessiterà di opere murarie, canaline di passaggio e relativi fori nei muri.